L’edizione di quest’anno ha esplorato le modalità per identificare le buone pratiche, creare basi favorevoli per l’occupazione e l’imprenditorialità lungo la catena del valore, e far luce sulle abilità rilevanti, affinché il turismo dia miglior contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).
Durante il Forum si è tenuta la prima competizione globale per start-up operanti nel settore del turismo gastronomico, alla quale ha partecipato l’italiana ARB (Agriculture Rural Brokers), eletta tra le cinque finaliste, selezionate nel quadro di oltre 340 candidati provenienti da 84 paesi del mondo.
Il primo premio è andato alla start-up Dinify, con sede a Praga (Repubblica Ceca), per una piattaforma web creata – come ha dichiarato il coreano John Rhee, fondatore e CEO di questa piccola azienda emergente – “per rompere le barriere linguistiche che ostacolano milioni di viaggiatori. La lingua internazionale è l’inglese, la comunicazione di molti ristoranti è in inglese, ma c’è ancora un numero enorme di persone che non parlano questa lingua”.
Il progetto finalista di ARB ha proposto un sistema di sostegno e assistenza “al primo anello della filiera alimentare”, rivolto ad aziende agricole, istituzioni, organizzazioni e associazioni territoriali, per lo sviluppo dell’agricoltura multifunzionale, la diversificazione delle attività agricole e l’innovazione.
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